martedì 25 gennaio 2011

Anni di Cemento di Chiara Lico

1999-2009
Dieci anni di guerra al mattone selvaggio di Massimo Miglio, sceriffo senza pistola
Stampa Alternativa - 2009

Desideri una villa all'interno degli scavi archeologici di Roma? Una piscina nel cratere del Vesuvio? Nessun problema: l'Italia è il paese della fantasia, delle discariche e dell'abusivismo.
Secondo Wikipedia, la percezione di illegalità dell'abusivismo edilizio in Italia è "considerata incredibilmente talmente tenue che il reato commesso non comporta reazioni di riprovazione sociale per rilevanti quote della popolazione. Questo malcostume in Italia ha danneggiato e continua a danneggiare l'economia, il paesaggio e la cultura della legalità e del rispetto delle regole."

Di abusivismo edilizio e di senso del dovere si parla in Anni di Cemento della giornalista Chiara Lico, che in 180 pagine racconta in modo avvincente dieci anni di lotta al mattone selvaggio. E' il 1999 quando il Comune di Roma fonda l'Ufficio antiabusivismo, a capo troviamo Massimo Miglio che, in dieci anni, dopo aver salvato porzioni consistenti di Roma, viene rimosso dal suo incarico dalla giunta Alemanno. Perché? Miglio crede davvero nel suo mestiere, ha subìto insieme alla sua famiglia gravi intimidazioni, perché è uno che non si lascia corrompere e che non molla. Perché? "perché il mio amore per l'ambiente è viscerale". Massimo Miglio con il suo lavoro ha prodotto risultati notevoli: "l'abbattimento di 550 mila metri cubi di volumetrie abusive, che in dieci anni conta 700 interventi di demolizione" e solo grazie alla sua tenacia da "cagnaccio" è riuscito ad ottenere il suo riscatto professionale nell'essere divenuto il capo dell'antiabusivismo della Regione Lazio. Sembra un lieto fine perché il racconto, dettagliato, snello e godibile di Chiara Lico ti avvince dalle prime pagine.

Andiamo indietro nel tempo in quegli scenari che Pasolini ci ha mostrato, all'inizio la pratica è definita "abusivo semplice" databile intorno agli anni 60/70 fatto da immigrati centro meridionali; poi è arrivato l'abusivo speculatore, quello scientifico e l'arrogante. Profili sempre più criminali che si sono evoluti grazie ai condoni che dal 1985 ad oggi hanno ridisegnato in modo sconcio l'Italia. L'inchiesta sull'abusivismo a Roma e dintorni si arricchisce di foto, un prima e dopo che non avremmo mai voluto vedere e che l'autrice mostra. Chiara Lico ci affresca una figura rara, ci ricorda le battaglie che sono state vinte e quelle di cui si discute ancora, e soprattutto ci fa desiderare un Miglio per tutta l'Italia. Intanto nella Terra dei cachi si canta: "Parcheggi abusivi, applausi abusivi, villette abusive..."

Francesca Grispello

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